Proclamazione dell’indipendenza Coreana

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Con la presente proclamiamo l’indipendenza della Corea e la libertà del popolo coreano.  Lo proclamiamo per che il mondo possa testimoniare dell’uguaglianza di tutti gli umani;

Lo proclamiamo affinché i nostri posteri godano del diritto intrinseco d’indipendenza e rispetto di sé.

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Stiamo dichiarando la nostra indipendenza con la solennità della nostra storia di cinquemila anni, e con la lealtà di venti milioni di persone. Stiamo dichiarando la nostra indipendenza per il desiderio di progresso e per la libertà eterna; per il desiderio di prendere parte alla riforma mondiale ancorata nella coscienza umana.

Questo desiderio è una pretesa retta di adempiere alla santa volontà di Dio e allo spirito della nostra epoca che richiede la giusta coesistenza di tutta l’umanità. Pertanto, nessun potere in questo mondo sopprimerà la nostra indipendenza.

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Per la prima volta nella nostra storia di 5000 anni, abbiamo sofferto per oltre un decennio sotto la tirannia straniera mentre cadevamo vittima di un obsoleto imperialismo e autoritarismo. Per quanto tempo siamo stati privati ​​del nostro diritto alla vita ? Quanto è incommensurabile il danno al nostro orgoglio e onore nazionale, nonché alla nostra crescita spirituale ? Quante opportunità abbiamo perso di avere un contributo creativo al progresso della civiltà globale ?

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Per alcuni, se vogliamo superare il nostro risentimento di lunga data; se dobbiamo districarci dal dolore di oggi; se vogliamo eliminare la paura del futuro; se dobbiamo rianimare il nostro orgoglio nazionale calpestato; se noi come individui dobbiamo raggiungere il nostro pieno potenziale; se vogliamo salvare i nostri figli dall’eredità della vergogna; se vogliamo lasciare in eredità alle future generazioni la benedizione e la prosperità, la missione più urgente è stabilire l’indipendenza del nostro popolo. Ora che noi, popolo di venti milioni persone, abbiamo una spada nel cuore e che difendiamo il valore comune dell’umanità equipaggiati con armi di giustizia e moralità, che cosa può impedirci di andare avanti per sconfiggere i più forti, e quale scopo noi non possiamo realizzare ?

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Non desideriamo accusare il Giappone di aver violato molti trattati solenni dal 1876, né di individuare in particolare insegnanti o funzionari che cercano semplicemente la gratificazione di un conquistatore, trattando l’eredità dei nostri antenati come una propria colonia e la nostra cultura civilizzata come selvaggi. Non abbiamo alcuna intenzione di criticare il disprezzo del Giappone per la nostra lunga e distinta civiltà e per i principi su cui si basano. Siamo costretti a rimproverare noi stessi, e quindi abbiamo poco tempo per rimproverare gli altri. Impegnato con il lavoro di oggi, abbiamo poco tempo per rimproverare i difetti d’ieri. Oggi, il nostro unico dovere è di ricostruire noi stessi, non demolire gli altri.

Il nostro scopo è di esplorare il nostro nuovo destino secondo i solenni dettami della nostra coscienza, non per litigare con gli altri su fugaci rancori e vecchie animosità. È per ripristinare il fondamento naturale e razionale per il mondo libero dalla logica del potere, rettificando l’ambizione innaturale e irrazionale dei politici giapponesi in balia d’idee obsolete.

Si vede le conseguenze dell’annessione precedentemente fatta senza consenso nazionale! Ha inevitabilmente portato ad una profonda trincea di risentimenti eterni tra due popoli sotto l’influenza dell’intimidazione usata come misura temporanea, l’ineguaglianza causata dalla discriminazione e le statistiche falsificate per giustificarlo.

Per entrambi i paesi, per evitare il disastro e rinforzare l’amicizia, il modo migliore è sicuramente correggere coraggiosamente i vecchi sbagli e costruire una nuova relazione basata sulla vera comprensione reciproca.

Inoltre, l’oppressione di 20 milioni di coreani pieni di amarezza e d’inimicizia non garantirà mai la pace eterna in Asia. Indubbiamente, esacerberà l’apprensione e la sfiducia di quattrocento milioni di cinesi che detengono la chiave per la stabilità dell’Asia orientale e, consecutivamente, condurranno ai disordini e all’eventuale caduta dell’intera regione.

Pertanto, i motivi per cui proclamiamo l’indipendenza della Corea sono le seguenti: 1) permettere ai coreani di ritornare alle loro legittime vite, 2) per consentire ai giapponesi di abbandonare il loro percorso illecito e per loro di concentrarsi sulla loro responsabilità come attore principale in Asia orientale, 3) per liberare i cinesi dai loro incubi d’incertezza e ansia pensando al Giappone, 4) per fare un passo necessario dalla stabilità dell’Asia orientale al benessere globale di tutta l’umanità e della pace mondiale. Come questo può essere una questione di emozione impudica ?

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Ecco! Un nuovo mondo si sta avvicinando davanti ai nostri occhi! L’età della forza è diminuita e l’età della moralità è arrivata. Lo spirito dell’umanesimo insegnato nel secolo scorso inizia a illuminare un nuovo capitolo nella storia del mondo. Proprio come una nuova primavera è arrivata affrettando la rinascita di ogni essere vivente, il nostro polso, una volta congelato nel freddo pungente e nella neve, ora risveglia nella tiepida brezza e nel sole. La fortuna del cielo e della terra è tornata a noi, e cavalchiamo l’onda mutevole del mondo. Non esitate e non avete ripensamenti ! Proteggendo il nostro inalienabile diritto individuale alla libertà, ci godremo appieno le nostre vite. Realizzando la nostra generosa creatività, la nostra civiltà nazionale fiorirà nel calore della primavera che pervade il mondo.

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Di seguito alziamo la voce !  La coscienza è dalla nostra parte e la verità marcia con noi. Uomini e donne, giovani e vecchi, lasciate i vostri angoli bui e prendete parte alla gioiosa risurrezione insieme a tutte le creature! Lo spirito dei nostri antenati ci protegge dall’interno da migliaia di anni; l’onda del nuovo mondo ci protegge dall’esterno. Per riuscire dobbiamo cominciare!

Con la presente, promettiamo che:

  1. L’evento di oggi riflette le richieste del nostro popolo per la giustizia, la moralità, la sopravvivenza e la prosperità. Pertanto, agiremo solo nello spirito di libertà, mai nello spirito di ostilità.
  1. Fino all’ultima persona e all’ultimo momento, esprimeremo spudoratamente la volontà del popolo coreano.
  1. Rispetteremo l’ordine in tutte le nostre azioni e garantiremo che il nostro comportamento e le nostre richieste siano sempre onorevoli e oneste.

Nel primo giorno del mese di marzo dell’anno quattro mila due cento cinquanta due nell’anno solare di Dangun (1919 d.C.).